La pet therapy
Si tratta di una tecnica di intervento che utilizza l'animale domenistico
(dal termine inglese "pet") come "co-terapeuta"
nel processo di guarigione, soprattutto in qualità di "mediatore
emozionale" e "catalizzatore" dei processi socio-relazionali.
Maggiori informazioni si trovano alla pagina "alcune
notizie sulla pet therapy"
Il nostro progetto di terapia assistita con
gli animali
(inizio
pagina)
Destinatari
L'intervento è rivolto a tutti quei bambini che presentano problemi
di comunicazione e difficoltà nei rapporti interpersonali.
E' stato pensato anche per minori con Sindrome
di Asperger o Autismo ad Alto Funzionamento.
Le caratteristiche principali che li differenziano da quelli con Autismo
sono: la capacità di autoaccudimento, l'acquisizione
del linguaggio, l'assenza di ritardo mentale.
Permangono tuttavia: gravi compromissioni nella qualità dell'interazione
sociale e nel repertorio di interessi e della fantasia, che si manifesta
in modalità di comportamenti e attività ristretti, ripetitivi
e stereotipati.
Basi teoriche
Il nostro intervento si basa sull'ipotesi del deficit nella
teoria della mente proposta da Frith (1985).
Secondo questa teoria le persone con autismo hanno una incapacità
nell'attribuire in modo adeguato all'altro stati mentali come
conoscenze, credenze, emozioni o intenzioni. Questa carenza nella facoltà
metarappresentazionale sembra direttamente connessa all'emergenza
di un pensiero di tipo concreto, piuttosto che astratto.
L'approccio utilizzato
Si tratta di un compromesso tra un intervento educativo, di tipo interattivo
e un tipo programmato: la relazione, tra minore operatore, è
spontanea, flessibile ma anche programmata, tesa al raggiungimento degli
obiettivi proposti e calibrati sulle caratteristiche, esigenze specifiche
di quel bambino/a (individuate dopo una accurata valutazione).
Durante il gioco, canale comunicativo privilegiato nei minori, l'animale,
che comunica attraverso una modalità "non verbale"
e tattile, costantemente trasmette, con il suo corpo, messaggi che richiedono
precise risposte, stimolando il minore ad elaborare, una gestualità
ed una mimica corretta per entrare in rapporto con lui.
Obiettivi
Le mete principali da raggiungere, sono il rinforzo, il potenziamento
delle competenze comunicative e della capacità di stabilire relazioni
sociali reciproche, facendo leva sulla relazione che si instaura tra
il minore e l'animale. Relazione spontanea, naturale e senza regole
precostituite, ludica.
Questo tipo di intervento integrato con altri interventi, che vedono
coinvolti oltre la famiglia, anche la scuola, parenti amici e i servizi
locali, può migliorare la salute e la "qualità della
loro vita", dei minori, in primo luogo, e delle persone che costituiscono
la loro realtà, familiare e sociale.
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