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Alcune notizie sulla pet therapy
Nel 1953 lo psichiatra Boris Levinson, enunciò per la prima
volta, il concetto di Pet Therapy, in seguito ad una scoperta casuale:
un bambino con tratti autistici, in cura presso di lui, si dimostrò
più spontaneo e più disponibile all'interazione, dopo
aver avuto un contatto da lui stesso voluto, con il cane (cocker) di
proprietà di Levinson. Pet in inglese significa "animale
domestico" o "da compagnia" da accarezzare e coccolare,
azioni che procurano così un piacevole contatto fisico, uno dei
principali fattori di comunicazione interpersonale e interspecifica,
e stimolano la creatività, la curiosità e la capacità
d'osservazione (soprattutto nei bambini).
Nel 1961 nasce ufficialmente la "terapia con gli animali"
come tecnica d'intervento terapeutico: l'animale diventa "co-terapeuta"
nel processo di guarigione, rivestendo il ruolo di "mediatore emozionale"
e "catalizzatore" dei processi socio-relazionali.
A partire dagli anni 80' il programma Pet Therapy è stato suddiviso
in fasi distinte tra loro:
- la AAA (Animal-Assisted Activities);
- la AAT (Animal-Assisted Therapy);
- la HASS (Human- Animal Support Services).
In Italia, la Pet Therapy, sbarca nel 1987 al Convegno interdisciplinare
su "Il ruolo degli animali nella società odierna",
tenutosi a Milano il 6 dicembre al quale hanno partecipato esperti di
fama internazionale. Nel 1990 nasce, sempre in Italia, il C.R.E.I. (Centro
di ricerca Etologica Interdisciplinare per lo Studio del Rapporto uomo-animale
da compagnia) che unisce studiosi di varie discipline inerenti la salute
umana ed animale, l'ambiente ed il comportamento.
Funzionamento della pet therapy
(inizio
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La Pet Therapy è definita anche terapia dolce, proprio in virtù
degli effetti benefici che possono essere riscontrati, sotto il profilo
sia psichico-emozionale che fisico, nei pazienti ai quali viene praticata.
Il soddisfacimento del bisogno d'amare, d'affetto e di legami interpersonli
è alla base della Pet Therapy.
Alcuni motivi per i quali la Pet Therapy viene considerata dagli studiosi
salutare, sono:
- gli animali forniscono compagnia
- sono esseri attivi
- offrono un supporto emozionale
- sono un ottimo stimolo all'esercizio fisico
- fanno sentire accettata la persona
- risvegliano il senso di responsabilità.
I diversi meccanismi, che le ricerche indicano come sottostanti al
legame uomo animale e responsabili dell'effetto positivo della Pet Therapy,
sono: affettivo-emozionale, ludico, psicologico, psicosomatico, inconscio
e associati.
Le possibili funzioni esercitate dagli animali da compagnia
sono:
- funzione proiettiva
- funzione di "lubrificante" sociale
- funzione di surrogato
- funzione di "capro espiatorio".
Le diverse finalità della Pet Therapy sono:
- finalità psicologica-educative
- finalità psichiatriche
- finalità mediche
- finalità motorie-riabilitative.
Non è adatta a tutte le situazioni e patologie, quali ad esempio,
le zoofobie e psicosi maniacali.
Perché si realizzi, quanto detto fino ad ora, è indispensabile
che un'equipe completa (psicologo, sociologo, veterinario etc.) valuti
attentamente le esigenze di ogni singolo minore; scelga "l'animale
adatto, nel giusto ambiente, con le giuste indicazioni", ricordandosi
sempre che il benessere psico-fisico dell'animale, e la sua adeguatezza
rispetto alla tipologia del minore, sono di cruciale importanza per
la riuscita della Pet Therapy; stabilisca un programma specifico, per
ogni singolo paziente, determinando gli obiettivi da raggiungere, la
metodologia da utilizzare e gli strumenti di verifica (sia in itinere
che finale).
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