Gli Argonauti

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Progetto S4P

L'Autismo è un disturbo complesso che comporta il danneggiamento di molti aspetti del funzionamento: in particolare risultano disturbati lo sviluppo sociale e quello della comunicazione. Ci sono numerosi studi che si propongono di potenziare l'abilità interpersonale e comunicativa avvalendosi di trattamenti di vario tipo (farmacologici, vitaminici, comportamentali, etodinamici, musicoterapia, pet-therapy, il gioco di ruolo e le tecniche di drammatizzazione).

Sebbene i programmi di comunicazione e abilità interpersonale possano avere un notevole effetto positivo su alcuni aspetti del funzionamento sociale, la generalizzazione a contesti nuovi dei comportamenti acquisiti è spesso limitata e sovente manca un miglioramento più generale della comprensione sociale.

 

 

Teoria della mente
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Per ottenere mutamenti qualitativi più ampi nelle abilità sociali e comunicative, invece di cercare di modificare comportamenti specifici, è più opportuno intervenire a livello della comprensione sociale.

Studi recenti condotti su bambini normodotati hanno evidenziato l'importanza dello sviluppo di una “teoria della mente"(Baron-Cohen,1999), la quale si può definire come l'abilità di inferire gli stati mentali degli altri (pensieri, opinioni, desideri, ecc.) e di usare tale informazione per interpretare ciò che essi dicono; dando significato al loro comportamento e prevedendo ciò che faranno inseguito.

In altre parole, la teoria della mente è importante perché la usiamo per dare un senso al comportamento interpersonale e alla comunicazione, per sviluppare l'empatia, per ottenere la consapevolezza e la riflessione su se stessi e per provare a persuadere le diverse persone con cui si interagisce. Nei bambini normodotati quest'abilità è sviluppata all'età di tre o quattro anni, mentre la maggior parte dei bambini autistici non arriva mai a questo livello.

Inoltre, questi ricerche suggeriscono che si può insegnare ad interpretare gli stati mentali, a capire le opinioni errate o a distinguere tra apparenza e realtà. L'intervento proposto in tali indagini si basava su una gamma di strumenti, quali il computer, e la collaborazione di varie figure professionali.

 

 

Obiettivi
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L'insegnamento degli stati mentali è strutturato in cinque livelli che vanno dal più semplice al più complesso e che si acquisiscono in sequenza rigida, cioè, il riconoscimento delle emozioni precede di regola la comprensione delle opinioni. Questi livelli si fondano su ciò che si sa circa lo sviluppo della comprensione degli stati mentali nei bambini normodotati.

Ci si propone l'addestramento di persone con Sindrome di Asperger o Autismo ad alto funzionamento nel riconoscimento delle emozioni tramite un apposito software di apprendimento, che comporta la somministrazione di situazioni stimolo (fotografie e disegni rappresentanti situazioni relative a ciascuna emozione).

Il fine ultimo di questo addestramento alle competenze interpersonali è quello di migliorare la qualità della vita di queste persone, dando loro la possibilità di raggiungere un più alto livello di integrazione sociale.

 

 

Obiettivi
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L'insegnamento degli stati mentali è strutturato in cinque livelli che vanno dal più semplice al più complesso e che si acquisiscono in sequenza rigida, cioè, il riconoscimento delle emozioni precede di regola la comprensione delle opinioni. Questi livelli si fondano su ciò che si sa circa lo sviluppo della comprensione degli stati mentali nei bambini normodotati.

Ci si propone l'addestramento di persone con Sindrome di Asperger o Autismo ad alto funzionamento nel riconoscimento delle emozioni tramite un apposito software di apprendimento, che comporta la somministrazione di situazioni stimolo (fotografie e disegni rappresentanti situazioni relative a ciascuna emozione).

Il fine ultimo di questo addestramento alle competenze interpersonali è quello di migliorare la qualità della vita di queste persone, dando loro la possibilità di raggiungere un più alto livello di integrazione sociale.

 

 

Metodologie
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  1. Scala VABS (Vineland Adaptive Behaviour Scale), per il misuramento del comportamento adattivo nell'età evolutiva.
  2. Monitoraggio delle prestazioni del bambino durante la fase di addestramento.
  3. Verifica sul campo.
  4. Colloqui con la famiglia: l'intervento che ci si propone di attuare è rivolto innanzi tutto all'individuo, ma coinvolge la famiglia quale importante risorsa. Per questo motivo, essa viene consultata prima dell'inizio dell'addestramento, al termine dell'intervento e nella fase di monitoraggio a distanza di tempo: tutto ciò allo scopo di avere un continuo scambio di informazioni utili.

 

 

Intervento
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Gli stimoli saranno costituiti da fotografie e disegni rappresentanti situazioni di vita quotidiana che causano delle emozioni socialmente riconosciute. La consegna per le persone che prenderanno parte all'addestramento sarà il riconoscimento delle emozioni. La sperimentazione è costituita da quattro momenti:

  1. una prima seduta che servirà a far conoscere lo strumento al soggetto e a valutare il livello di base di quest'ultimo;
  2. sedute di addestramento: presentazione delle situazioni-stimolo;
  3. una seduta conclusiva: accertamento degli eventuali cambiamenti nell'abilità del soggetto a riconoscere le emozioni causate dalle situazioni presentate;
  4. a distanza di tempo, un'ulteriore seduta per il monitoraggio (follow-up) sul grado di mantenimento delle abilità acquisite.

 

 

Destinastari
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Il progetto è rivolto a persone affette da Sindrome di Asperger o Autismo ad alto funzionamento, ma non si esclude che esso possa essere esteso (con le opportune modifiche) anche ad altri bambini con difficoltà nella comprensione emotiva delle relazioni.

 

 

Contatti
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Chi fosse interessato a partecipare alla ricerca può contattare la responsabile: Morena De Cagna:

cellulare: 3475323873

email: morena-decagna@gli-argonauti.org

 
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